Nel passaggio al calcio dei grandi, di Totti si capirono subito due cose: aveva un fisico molto diverso dai classici registi, e anche dai numeri 10, e aveva molti gol nelle gambe. Perché lui era il capitano della Roma, andava rispettato. Viste le condizioni penso sia stato doveroso e giuto prendere questa brusca decisioni anche perché non ho mai avuto la possibilità di lavorare sulla parte sportiva della Roma. Emiliano Battazzi: nato nel 1984, cresciuto in periferia a Roma. Ma adesso che il 2017 volge alla fine, è giusto ricordare che Totti è stato in qualche modo l’apice della grande tradizione calcistica italiana (perché Totti è anche il frutto della scuola di Coverciano: degli allenatori che lo hanno formato a partire dell’Under 15), un tentativo quasi futuristico di unire il dinamismo al talento, il genio alla potenza. Il discorso di addio al calcio di Francesco Totti Ecco cosa farà Totti da dirigente della Roma Nell'anno e mezzo con Monchi e l'attuale direttore … Totti è stato tra i più grandi calciatori italiani, ma è stato probabilmente il primo grande numero 10 moderno della scuola italiana (quindi escludendo Valentino Mazzola, a cui da alcuni è stato paragonato): il primo talento davvero totale, in grado di giocare con tutti e apprezzato da tutti gli allenatori che ha avuto. Quali sono stati gli allenatori di Totti? Un puntualissimo Francesco Totti si è presentato alle ore 14 presso la sala conferenze del Coni per dare addio alla sua amata Roma. Le parole dell’allenatore del Perugia. Il Totti della pubertà era già un talento molto promettente, anzi il più promettente, ed era un numero 8, quando i numeri avevano un senso: la sua visione di gioco serviva più a centrocampo che in attacco, secondo le idee di Sergio Vatta, storico selezionatore delle giovanili azzurre. E invece proprio quella situazione, legata all’incredibile impatto emotivo di quella giornata, con lo stadio stracolmo, è riuscito a bloccare i giocatori giallorossi, e in alcuni casi a mandarli in tilt (un episodio tra tanti: uscita completamente senza senso di Szczesny, rinvio a casaccio di Fazio, occasione da gol per Palladino). Un calcio semplicemente diverso, né migliore né peggiore, ma che rendeva ancora possibile l’identificazione tra un diciannovenne calciatore e tutto il resto dei suoi coetanei. Totti lascia la Roma, i motivi dell’addio. Nella sua ultima stagione da calciatore, però, Totti ha avuto ancora meno spazio, giocando appena 327 minuti prima di quel Roma-Genoa: forse davvero troppo pochi, per quello che aveva dimostrato di poter ancora dare. In uno speciale di Roma TV, con le interviste a 10 campioni del calcio (dal titolo “10 for a legend”, appunto), a un certo punto Beckham mette sul piatto uno dei grandi temi dietro l’addio di Totti: il calcio è cambiato tantissimo negli ultimi 20 anni, e i casi di identificazione tra giocatore e club diventeranno sempre più rari. Non mi sono mai sentito coinvolto nell'area tecnica. Totti unico, ho pianto quando si è ritirato L'allenatore francese ha anche esaltato Francesco Totti, il suo capitano. Sarebbe venuto anche gratis alla Roma e ha fatto il massimo. Se ho preso questa decisione penso sia normale che ci siano degli equivoci, problemi interni nella società. La visione di gioco di Totti era quella di un centrocampista, e quel talento non l’avrebbe mai perso: per una buona parte della sua carriera, infatti, giocò trequartista, e l’assist era la sua vera cifra. Prendere questa scelta è stata difficilissima perché io ho sempre voluto portare in alto questi colori in Italia e in Europa. Il 2017 è stato anche l’anno della tripletta di Messi contro l’Ecuador che vale la partecipazione al prossimo Mondiale. Per me è la squadra più importante del mondo,vederla in difficoltà mi dà fastidio, Roma è Roma. Quando sei trasparente, sei inattaccabile. Come ho sempre detto i Presidenti, gli allenatori, i giocatori passano, le bandiere non passano, quelle no. Mi dà fastidio pensare a questa cosa, per ora prenderò altre squadre e al momento giusto io tornerò e sarò sempre pronto". Nella stagione precedente, Totti aveva avuto un impatto quasi “magico” nelle ultime 7 partite della stagione, arrivando così all’ennesima trasformazione della sua carriera: da indispensabile a supersub (4 gol e 2 assist in 158 minuti). Eppure alla sua partita d’addio Totti ci è arrivato in una situazione di aperta conflittualità con l’allenatore Spalletti (come forse gli era accaduto solo con Carlos Bianchi): due caratteri molto distanti, ma vicini per difficoltà nell’elaborare i conflitti (due grandi rosiconi, si direbbe a Roma). Non so più che dire ormai, avete tutto titoli e quant'altro". Ma la mia parola vale, mettendoci sempre la faccia. Mi chiamavano solo all'ultimo. Giuseppe Signori amava le scommesse, questa era la più conosciuta. , quando i numeri avevano un senso: la sua visione di gioco serviva più a centrocampo che in attacco, secondo le idee di Sergio Vatta, storico selezionatore delle giovanili azzurre. Non è vero che l'unico che non ho contattato io (Fonseca) ha poi accettato. Il significato dell’addio di Totti, e in particolare del passaggio rituale dei tifosi della Roma, e dello stesso giocatore, a una fase “adulta”, sono stati già pienamente valutati, Il Totti della pubertà era già un talento molto promettente, anzi il più promettente, ed era. E' anche la mossa più semplice quella di vendere i più forti per mettere a posto i conti. Addio di Totti alla Roma e futuro in FIGC, stesso scenario per Gianluigi Buffon? Roma, l'addio di Totti al veleno: "Me ne vado ma non per colpa mia", Draghi riapre? La conferenza stampa d’addio di Francesco Totti alla Roma Perché Francesco Totti dopo una vita intera lascerà la Roma. In queso mese valuterò tutte le offerte e quella che mi farà stare meglio l'accetterò con tutto il cuore. Un giorno tornare a Roma sarebbe davvero una bella cosa". Non mi hanno chiesto un parere. Riuscireste a mangiare un buondì in 30 passi? Ma il cugino di Haaland sogna pecore elettriche? Nell’emotività del suo addio è stato giusto celebrare il legame con la sua Roma, e valutare il significato delle sue parole, di quei pianti. E con quali allenatori Totti ha avuto le statistiche migliori? Tutti sapevano che volevo fare il dt". La sua prima squadra di calcio fu la Fortitudo, nella quale iniziò a giocare a calcio all'età di 7 anni. Un dialogo sul momento delicato e sulle strategie per il futuro. In quel ruolo, Totti era il deus ex machina delle celebri terziglie zemaniane: cioè le catene di fascia, che però dovevano mantenere sempre distanze costanti e giocare al massimo a due tocchi. Totti poi ha rivelato i retroscena sulla scelta di Paulo Fonseca come nuovo allenatore: «Hanno preso tutte le decisioni senza chiedermi niente. A me sembra voluto, perché da quello che so loro hanno sempre voluto allontanare i romani dalla Roma. Era una partita troppo diversa dalle altre, una sorta di grande cerimonia che assegnava però un importante traguardo sportivo (per non parlare di quello economico): e considerando che Totti non ha poi voluto organizzare una classica partita d’addio, quello era veramente l’ultimo momento per celebrarlo. Secondo Sisal Matchpoint, ci sarebbe anche una remota possibilità che Totti possa tornare a in campo, anche se nel ruolo di allenatore (quota 16.00) volte la posta. Totti, l’addio struggente del Capitano in una s... Totti, l’addio struggente del Capitano in una serie tv epica e familiare. L’addio di Francesco Totti alla Roma: «Per me oggi è come morire» L’ex capitano della Roma: «Quando ti stacchi dalla mamma è dura. Io non voglio indicare chi sia il colpevole, è stato fatto un percorso, non è stato rispettato e alla fine ho preso questa scelta". Io con De Rossi ci ho parlato da amico e ho provato a fargli capire cosa stesse accadendo, nonostante fossi un dirigente. In due anni ho fatto forse dieci riunioni. Sono stato fatto fuori da tutto". Non lo ha fatto per diventare allenatore, tecnico o per fare il dirigente». I giallorossi hanno aperto un nuovo ciclo con l’obiettivo di tornare in Champions League. Ho pensato tanto in questo periodo e posso dire che non è stata colpa mia prendere questa decisione. In seguito si trasferì prima alla Smit Trastevere, dove disputò il suo primo campionato dilettantistico giocando due anni sotto età nel campionato esordienti e poi, nel 1986, alla Lodigiani. "Ovviamente spero di continuare qua e vincere qualcosa, ma mai dire mai. Quando i giocatori e i dirigenti vedono il capo, stanno sull'attenti e lavorano come dovrebbero. Francesco Totti non ha usato giri di parole per parlare del suo addio alla Roma: "Non mi hanno messo nelle condizioni di poter lavorare, mi faccio da parte per il bene del club". E invece proprio quella situazione, legata all’incredibile impatto emotivo di quella giornata, con lo stadio stracolmo, è riuscito a bloccare i giocatori giallorossi, e in alcuni casi a mandarli in tilt (. Il cerchio si stringe e poi subentra il rispetto verso la persona. Io mi fido al 100% di Daniele e so che non ha mai detto e fatto certe cose. Il 42enne ex capitano ha continuato spiegando come lui in questa scelta di lasciare abbia messo per prima cosa davanti a tutto il club: "Davanti a tutto ci deve essere la Roma, nessuna frazione pro Totti, pro Pallotta, pro Baldini. Ci sono troppe persone che mettono bocca su tante cose che fanno solo danni. L’anno in cui Kevin Durant si è preso il suo anello, L’anno in cui Messi ha portato l’Argentina al Mondiale, L’anno in cui Gatlin ha rovinato la festa a Bolt. Ripeto, non è stata colpa mia perché non mi hanno mai coinvolto in un progetto tecnico e il primo anno ci può stare, nel secondo avevo già capito cosa volessi fare e non ci siamo mai trovati, mai aiutati uno con l'altro anche perché tutti sapevano le mie intenzioni, la mia voglia di dare tanto a questa società ma loro non hanno mai voluto.
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